Il censimento delle cassette nido

Scopi del progetto
Il progetto prevede la raccolta di dati stagionali riguardanti la nidificazione all'interno delle cassette nido installate nelle Oasi dell' associazione per aiutare la nidificazione vista la mancanza o la scarsa presenza di cavità naturali all'interno degli alberi a causa della "giovane" età del bosco.

La raccolta dei dati
Annualmente durante il periodo invernale, vengono ispezionate da un gruppo di volontari tutte le cassete nido installate nelle Oasi partendo dal Campo della Ghina terminando con l'Agogna Morta.
Per ispezionare tutti i nidi sono neccesarie dalle 4 alle 6 uscite dove mediamente ne vengono censiti dai 20 ai 30 per volta.
Si procede rimuovendo temporanemante il nido dall' albero sul quale è installato utilizzando una scala e aprendo la cassetta nido per controllarne l'interno.
Si documentano i ritrovamenti piu significativi e/o gli "inquilini" presenti con alcune fotografie prima di rimetterla a posto sull'albero.
Di ogni nido vengono segnati i seguenti dati:



Luca e Matteo al lavoro durante il censimento - © Alberto Giè

  
Lorenzo con un nido artificiale appena rimosso - © Alberto Giè


Alberto e Alessandro mentre ispezionano l'interno del nido - © Matteo Marangon



Le cassette nido
Le cassette nido installate sono di vario tipo. Nelle Oasi sono state installati 126 nidi artificiali ripartiti, secondo il seguente schema:

La fauna nidificante
I nidi artificiali vengono utilizzati da una vasta serie di specie che spazia dai mammiferi come il moscardino fino agli insetti come vespe e ragni.
Alcuni nidi presentano all' interno più nidificazioni, anche di specie diverse, avvenute in periodi diversi della stagione riproduttiva. I nidi artificiali non vengono solamente utilizzati per la nidificazione ma anche: come dormitori dall' avifauna, come luogo di svernamento dagli insetti e come rifugio per il letargo dai moscardini.

Nello specifico all' interno dei nidi artificiali abbiamo trovato:






Moscardino in letargo - © Alberto Giè

  
Crisalidi di ape solitaria - © Alberto Giè


Nido di cincia - © Alberto Giè

  
Nido di moscardino in costruzione - © Alberto Giè






Censimento nidi 2021
Durante i mesi di dicembre e gennaio si è svolto il censimento degli oltre 100 nidi artificiali presenti in alcune delle nostre Oasi. Si è cominciato con l’Agogna Morta dove oltre che ai consueti dati (orientamento del nido, diametro del foro di ingresso, specie nidificante ed eventuali note), i volontari di Burchvif insieme a personale del Parco del Ticino si sono raccolti i dati georeferenziati sulla presenza del moscardino (Muscardinus avellanarius) all’interno dei nidi artificiali. La presenza del personale del Parco del Ticino è legata al fatto che parte dell’Oasi, prima S.I.C. (Sito di interesse comunitario) e ora ZSC (Zona speciale di conservazione) rientra nelle competenze del Parco che insieme al suo personale e ad alcuni volontari di Burchvif durante l’anno effettua monitoraggi su alcune delle specie presenti. Questi monitoraggi sono richiesti dalla direttiva habitat e dalla Comunità Europea.
Si è proseguito nei giorni successivi a controllare i nidi artificiali installati presso il Campo della Gina, il Campo del Munton e il Campo della Sciura. Come negli scorsi anni abbiamo trovato nidi di cinciarella, cinciallegra, passero, roditori, vespe, ecc… Molti i nidi di moscardino sia estivi che invernali. In questi ultimi, alcuni utilizzati da 6 moscardini per il letargo, ci è bastato toccare il coperchio della cassetta nido per sentirne il suo caratteristico “russare” e decretarne la presenza.

iNaturalist







Censimento nidi 2020

All'interno delle Oasi, nella stagione 2020, erano installati 126 nidi di varie forme, materiali e dimensioni; dai nidi con foro d’ingresso più piccolo adatti alle cinciarelle a quelli per pipistrelli utilizzati spesso dai moscardini per il letargo. Come nelle stagioni precedenti la maggior parte è stata occupata da cince e passeri ma spesso gli stessi nidi sono stati riutilizzati nel corso della stagione dalla stessa specie per una seconda nidificazione oppure da altre specie sia per la stagione riproduttiva, sia per passare l’inverno. Abbiamo trovato anche ragni, formiche, crisalidi di falene (Hyphantria cunea e Lymantria dispar) e vespe svernanti all’interno dei nidi. L'utilizzo dei nidi artificiali da parte dei passeri è aumentato con una coppia nidificante in più al Campo del Munton, unica Oasi dove nidifica. E’ aumentata anche l’occupazione dei nidi al Campo della Ghina con soli due nidi artificiali non utilizzati. E’ diminuito in tutte le Oasi l’utilizzo dei nidi artificiali come dormitorio.
Quest’anno non ci è stato possibile censire i nidi presenti all’ Agogna Morta a causa sia dello scioglimento della neve che ha reso la strada di accesso e l’oasi impraticabile per alcune settimane, sia per le restrizioni sugli spostamenti tra regioni che sono terminante in un periodo non più adatto a ispezionare i nidi artificiali.


iNaturalist







Censimento nidi 2019

Anche quest’anno, durante il mese di dicembre, all'interno delle nostre Oasi si è svolto il censimento dei nidi artificiali posti all'interno delle Oasi. Nella stagione 2019 erano installati 124 nidi di varie forme e dimensioni quasi tutti utilizzati principalmente da cince e passeri ma non sono mancati anche insetti, ragni e mammiferi come i moscardini. Molte cassette nido sono state utilizzate da più specie durante la stagione. In generale si è visto un incremento dell’utilizzo dei nidi da parte dei moscardini e un leggero calo nell'utilizzo da parte di cince e cinciallegre L'utilizzo da parte dei passeri invece è in costante calo e si è passati dalle 18 nidificazioni del 2011 alle sole due attuali presenti al Campo del Munton. Durante il censimento all'Agogna Morta, dopo aver rimosso una cassetta nido, un moscardino fuori dal letargo è uscito correndoci tra i piedi per poi ritornare, poco dopo, nel nido prontamente rimesso al suo posto sull'albero. Durante il censimento abbiamo trovato alcuni nidi costruiti anche con filamenti di plastica di vario tipo, una ulteriore prova di quanti frammenti plastici siano presenti nell'ambiente. Un grazie agli amici Marco e Roberto di NovaraBW che ci hanno dato una mano durante il lavoro.

iNaturalist